La sobrietà alimentare caratteristica degli antichi romani era negli stessi inizi leggendari di Roma.
Giá sulle navi di Enea, secondo il racconto di Virgilio, i marinai troiani potevano nutrirsi quasi esclusivamente della polenta di farro accompagnata dai pesci pescati durante il viaggio e dalla poca carne acquistata nei porti.
Di buon’ora, appena sveglio e senza neanche lavarsi le mani, il Romano consuma uno dei due pasti della giornata, una colazione sostanziosa a base di pane e formaggio, frutta e carne.
Si tratta spesso degli avanzi della cena del giorno prima, che gli invitati ad un banchetto possono portarsi a casa in un cestino.
Sbrigati i primi affari, si dedica al prandium, lo spuntino della tarda mattinata, sobrio e veloce.
L’evento…
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